Venerdì 15 Aprile 2011 FAENZA
Bottega Bertaccini Corso Garibaldi, 4 ore 21.00
presentazione del libro
“La grande guerra nel ravennate (1915 - 1918)”
(Longo editore)
partecipano
Alessandro Luparini (curatore del volume)
Giuseppe Masetti (Ist. Storico della Resistenza Ravenna)
Il volume raccoglie in forma ampliata gli atti dell’omonimo convegno di studi svoltosi al Teatro Rossini di Lugo nel novembre del 2008.
In un panorama storiografico locale piuttosto avaro di studi sull'argomento, il libro rappresenta una positiva novità che può contribuire a far luce su un periodo tutto sommato poco conosciuto nella storia della provincia, la quale pure visse molto da vicino l'alternarsi delle drammatiche vicende belliche (Ravenna stessa, non lontana dalle coste dalmate e croate, fu sottoposta a violenti bombardamenti ad opera degli idrovolanti austriaci, che fecero diverse vittime e arrecarono danni di non poco conto ai suoi monumenti).
Attraverso agili ma ben documentati saggi, il libro indaga tutti i diversi aspetti, politici, militari e socioculturali del conflitto in provincia di Ravenna. Dal contrasto, accesissimo e spesso addirittura sanguinoso, tra fautori e detrattori dell'intervento in seno alla sinistra locale (favorevoli i repubblicani, memori delle loro tradizioni risorgimentali, contrari i socialisti, eccezion fatta per quelli "mussoliniani") alla posizione di alcune figure rappresentative del mondo cattolico (con una toccante pagina inedita dal diario di don Giovanni Minzoni, cappellano al fronte); dal ruolo svolto dalle amministrazioni locali alle vicissitudini militari della base aeronavale di Porto Corsini; dall'epidemia influenzale di "febbre spagnola" in Romagna, che fu tragica eredità di quattro anni di guerra e fece più morti della guerra stessa, alle lettere, sgrammaticate e commoventi, dei soldati al fronte; per finire, al proliferare dei monumenti ai caduti nel dopoguerra, perno di un vero e proprio culto della memoria di cui il fascismo, autoproclamatosi "erede delI`Italia di Vittorio Veneto", avrebbe fatto un sapiente uso pubblico. Completa il volume la riproduzione di numerosissime e belle fotografie, di ambientazione militare e civile, per lo più del tutto inedite. In generale, quindi, un libro ricco e coinvolgente, basato su una rigorosa ricerca storica, che può essere letto agevolmente anche dai non addetti ai lavori.
Attraverso agili ma ben documentati saggi, il libro indaga tutti i diversi aspetti, politici, militari e socioculturali del conflitto in provincia di Ravenna. Dal contrasto, accesissimo e spesso addirittura sanguinoso, tra fautori e detrattori dell'intervento in seno alla sinistra locale (favorevoli i repubblicani, memori delle loro tradizioni risorgimentali, contrari i socialisti, eccezion fatta per quelli "mussoliniani") alla posizione di alcune figure rappresentative del mondo cattolico (con una toccante pagina inedita dal diario di don Giovanni Minzoni, cappellano al fronte); dal ruolo svolto dalle amministrazioni locali alle vicissitudini militari della base aeronavale di Porto Corsini; dall'epidemia influenzale di "febbre spagnola" in Romagna, che fu tragica eredità di quattro anni di guerra e fece più morti della guerra stessa, alle lettere, sgrammaticate e commoventi, dei soldati al fronte; per finire, al proliferare dei monumenti ai caduti nel dopoguerra, perno di un vero e proprio culto della memoria di cui il fascismo, autoproclamatosi "erede delI`Italia di Vittorio Veneto", avrebbe fatto un sapiente uso pubblico. Completa il volume la riproduzione di numerosissime e belle fotografie, di ambientazione militare e civile, per lo più del tutto inedite. In generale, quindi, un libro ricco e coinvolgente, basato su una rigorosa ricerca storica, che può essere letto agevolmente anche dai non addetti ai lavori.
Ist. Storico della Resistenza e dell'età contemporanea.
Bottega Bertaccini
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